Una casetta in legno con il sistema “blockhouse” ha una durata nel tempo e una qualità abitativa pari a una qualsiasi struttura in muratura dal momento che permette alle casette in legno, garage in legno e bungalow in legno di risultare compatte e resistenti poichè le rende autoportanti, garantendo inoltre un ottimo isolamento termico e acustico diversamente da quello che potrebbe dare invece una semplice casetta a pannelli.
Questo sistema di montaggio inoltre è estremamente semplice e dal momento che vengono fornite le istruzioni per il montaggio e i vari pezzi vengono opportunamente numerati, così da permettere una rapida identificazione, una persona con un minimo di manualità può di costruirsi da solo la propria casetta in legno.
Esistono diversi spessori delle pareti. Di seguito indichiamo un piccolo elenco di suggerimento per quanto riguarda il rapporto dimensioni/spessori e relativo utilizzo delle strutture in legno:
Spessore 28mm: Casette in legno piccole (fino a 9mq), adatte ad un utilizzo come ricovero attrezzi o casetta per bambini
Spessore 35mm: Casette in legno medio/piccole (9mq/12mq), adatte ad un utilizzo sia di ricovero attrezzi che piccolo ufficio
Spessore 45mm: Casette in legno medio/grandi – Garage in legno (15mq/36mq), adatte a molti utilizzi quali ricovero attrezzi, box auto, magazzino, dependance per ospiti, piccola casa vacanza
Spessore 58mm: Casette in legno grandi – Bungalow in legno (36mq/90mq), adatte ad un utilizzo abitativo come casa vacanza o abitazione vera e propria, come grande magazzino o come sedi per associazioni
Spessore 70mm e oltre: Casette in legno e Bungalow in legno oltre 100mq, adatte sia ad un utilizzo abitativo che per un uso pubblico
Legno
Il legno è un materiale duro e resistente di origine vegetale, utilizzato come combustibile e come materiale da costruzione. In botanica, il termine legno indica l’insieme dei tessuti vegetali che svolgono funzioni di sostegno per la pianta e sono responsabili del trasporto della linfa dalle radici alle foglie: esso comprende pertanto anche parti della pianta come le venature delle foglie. In seguito, legno, sarà considerato nell’interpretazione più comune del termine, come la parte della pianta che proviene dal tronco e che riveste importanza commerciale.
Per le sue particolari caratteristiche il legno è sempre stato un materiale molto apprezzato ed utilizzato in svariate applicazioni, per costruire case, mobili, utensili, veicoli e diversi altri prodotti. La lavorazione del legno è stata una delle prime arti dell’uomo: dalle clave e lance degli albori della civiltà, alle canoe scavate nei tronchi d’albero, agli aratri usati in agricoltura, ai semplici sgabelli a tre gambe, fino ai mobili pregiati e alle complesse strutture edilizie dell’epoca moderna, questo materiale ha sempre avuto un ruolo di primo piano nello sviluppo della civiltà umana.
Classificazione del legno
a seconda dell’albero da cui vengono ottenuti, si distinguono legni forti e duri, legni dolci, legni fini e duri:
legni forti e duri sono, ad esempio, quelli di quercia, abete, frassino, platano;
legni dolci sono pioppo, castagno, betulla;
legni fini e duri noce, ciliegio, olivo, ebano, palissandro, mogano, teak.
I nodi sono zone del tronco in cui si è sviluppato l’inizio di un ramo. Quando il legno viene segato, il nodo risulta evidente e si presenta come un’irregolarità circolare nella struttura della venatura. Se un’asse proviene da un taglio centrale, dove inizia il ramo, i cerchi sono continui con la venatura del legno e formano un cosiddetto nodo di crescita; verso la superficie esterna, dove la struttura dei condotti del tronco è cresciuta attorno al ramo, si produce invece un nodo chiuso.
Durante la stagionatura delle assi, i nodi si restringono più velocemente del resto del legno, per cui un nodo chiuso può staccarsi dall’asse, e lasciare un buco. Un nodo di crescita non può staccarsi, ma il legno circostante si deforma per il restringimento diseguale, e l’asse può comunque risultare difettosa. Le irregolarità circolari sono elementi di solito non desiderabili dal punto di vista estetico, a prescindere dal loro effetto sulla resistenza del legno. Tuttavia, in alcuni casi, ad esempio nel rivestimento di interni, alcuni legni nodosi come il pino e l’abete sono apprezzati per il particolare disegno formato dai nodi sulla venatura. L’aspetto del legno costituisce una delle proprietà più importanti quando viene utilizzato per fabbricare mobili o rivestimenti. Alcuni legni, come il noce, hanno lunghe venature parallele che, combinate con il bel colore e l’elevata durezza, li rendono ideali per l’impiallacciatura. Le irregolarità della venatura possono formare disegni piacevoli e il legno può essere tagliato in modo da ottenere effetti particolari.
Stagionatura del legno
una volta tagliato, il legno perde velocemente circa il 30% di acqua presente nelle cavità cellulari. Successivamente il legno continuerà, ma più lentamente a perdere acqua, fino a raggiungere l’equilibrio con l’ambiente circa il 17% – 23% di umidità. Per ottenere questo, le assi devono essere stagionate o essiccate. Il metodo naturale è quello che garantisce in futuro una maggiore stabilità. La stagionatura naturale la si ottiene accatastando le assi una sull’altra frapponendo dei listelli al fine di permettere la circolazione dell’aria. Poiché per raggiungere i risultati voluti sarebbe necessario molto tempo ( non inferiore all’anno con climi favorevoli) , si fa ricorso a essiccazioni artificiali in appositi ambienti (essiccatoi) che sono veri e propri forni con umidità e calore controllati.
Bisogna tener presente che il legno regolerà continuamente la sua umidità con quella dell’aria circostante; se viene portato in un ambiente chiuso e dotato di riscaldamento centrale, il suo contenuto di umidità diminuirà lentamente fino a circa il 10%, provocando ovviamente un maggior restringimento.
Caratteristiche del legno
Vi sono alcune caratteristiche che occorre tenere presenti nella scelta del legno.
Il peso specifico, che varia nello stesso legno, fra le assi appena tagliate, quelle stagionate e quelle sottoposte al processo di essiccamento. Il peso specifico è dato dal rapporto del peso di un corpo col corrispondente volume di acqua. Il legname in commercio in genere ha raggiunto un peso specifico stabile. Secondo l’uso che intendete farne, sceglierete un legno più o meno pesante.
La durezza che si stabilisce determinando le dimensioni dell’impronta che lascia sulla superficie del legno un corpo duro sottoposto a una determinata pressione per centimetro quadrato. Per scegliere un tipo di legno adatto alla lavorazione che intendiamo fare, occorre tener presente anche la sua fendibilità, la possibilità cioè di essere tagliato o tornito senza scheggiarsi.
Tendenza ad imbarcarsi cioè a curvarsi secondo le variazioni di temperatura o di umidità. Fra le varie qualità di legni, quelli più pesanti si imbarcano più di quelli leggeri. Sempre per effetto dell’umidità e delle variazioni di temperatura il legno tende anche a ritirarsi, dilatarsi o contrarsi.
Per ovviare a questi due ultimi inconvenienti (imbarco e ritiro), le assi molto lunghe in genere non vengono lasciate intere, ma segate nel senso della lunghezza in liste più sottili che vengono poi voltate alternativamente, in modo che le linee di forza si bilancino. Per questo motivo le parti devono essere sempre in numero dispari.
Le giunte vengono tenute insieme con un sistema di incastro (ma in questo caso si perde una eccessiva quantità di legno), oppure con un giunto di legno inserito in una fresatura praticata per tutta la lunghezza delle due assi.
I nodi sono di vario tipo e prodotti da cause diverse. Possono dipendere da rami che avevano appena iniziato a crescere all’interno del tronco al momento del taglio; oppure da rami morti per una ragione qualsiasi e incorporati poi nella crescita del tronco. Possono presentarsi di forma più o meno rotonda, se tagliati trasversalmente, o a baffo se tagliati longitudinalmente. I nodi fanno parte delle caratteristiche derivate dalle vicissitudini dell’albero. Nel caso non fossero marci o cadenti, i bravi artigiani all’antica ne sfruttavano talvolta la presenza per effetti decorativi.
In genere però vengono considerati un difetto e il legname viene qualificato di prima, seconda, terza scelta o di scarto anche secondo la loro presenza.